venerdì 2 maggio 2025

Erri De Luca, Haim Baharier - LA GENESI -Feltrinelli

 
Erri De Luca, Haim Baharier
LA GENESI
Feltrinelli
collana Scintille
aprile 2025
pp. 160, euro 15
ISBN 9788807174667


La Genesi, Bereshith, è il libro delle origini, il racconto della creazione e delle prime grandi storie dell’umanità. Ma è anche un testo enigmatico, denso di significati nascosti e aperto all’interpretazione. In questo dialogo a due voci, Erri De Luca e Haim Baharier si confrontano con i primi capitoli della scrittura sacra, dando vita a un’opera che è al tempo stesso racconto e commento, poesia e studio, visione e scavo nella parola.
De Luca affronta la Genesi con il suo inconfondibile stile narrativo: prende i dettagli e li trasforma in storie, restituendo corpo e anima a uomini e donne che troppo spesso restano ai margini. Baharier, invece, si muove nel solco della tradizione esegetica ebraica, esplorando la ricchezza del linguaggio biblico, decifrando lettere e simboli che compongono le parole sacre, sciogliendo stratificazioni di senso.
Adamo, Noè, Abramo, Isacco: i patriarchi della Genesi tornano a vivere in queste pagine, non come figure lontane ma come uomini di carne e ossa, immersi nel mistero del loro tempo e delle loro scelte. Il rapporto con il divino, il senso della legge, la tensione tra libertà e obbedienza sono temi che emergono con forza da questo confronto, dove la scrittura sacra si rivela ancora una volta libro vivo e capace di parlare al presente.
Un’opera che riporta la Genesi alla sua dimensione originaria: testo da interrogare, da raccontare, da far risuonare nel tempo. Un libro che è incontro tra narrazione e interpretazione, tra poesia e sapere, tra voce e ascolto.
Due voci, due modi di leggere la scrittura sacra. Erri De Luca narra la Genesi con la forza della letteratura, Haim Baharier ne esplora i significati nascosti, attraverso la profondità della tradizione esegetica ebraica. Un dialogo tra parola e interpretazione, tra poesia e studio, tra racconto e ricerca del senso. Un libro che riporta la Scrittura alla sua essenza più viva: essere letta, interrogata, riscoperta.

Un estratto

La pietra focaia
di Erri De Luca

Stavolta è stato facile.
Mastro Haim si è occupato dell’impianto d’illuminazione del testo. Di ogni sezione del libro ha sollevato gli strati di senso e di commento che si sono accumulati nei secoli e che il testo neanche sapeva di avere.
Succede come con la pietra focaia, che non sa di poter accendere un fuoco. Ma la mano esperta che la sfrega le spreme le scintille.
Mastro Haim le produce usando l’ermeneutica ebraica, antico metodo di ricerca di fonti luminose.
A me resta la parte narrativa, che non devo inventare perché è già lì. Mi fisso su un dettaglio e lo ingrandisco.
Esempio: quando Avraàm inaugura tutt’in una volta la circoncisione collettiva richiesta espressamente dalla divinità, mi sono immaginato il resoconto dell’esperienza fatto da uno dei suoi servi sbalorditi.
Il libro Bereshìt/Genesi è suddiviso in cinquanta capitoli. L’uso della lettura integrale del sabato lo percorre in dodici stazioni.
Mastro Haim mi ha proposto di condividere la dozzina affiancando a ogni sua spiegazione una mia escursione narrativa. La combinazione di noi due accosta il suo rigore alla mia digressione.
La forma narrativa mi salvaguarda. Ai bambini e a chi scrive storie è accordata una misura d’immunità. Gli si concede il margine della divagazione.
Il lettore che s’inoltra nelle illuminazioni di Mastro Haim, e magari ne esce anche abbagliato o frastornato, trova nelle mie pagine di contrappunto un tempo di ristoro, confido anche di svago.
Nella mia assidua pratica di lettore di quell’Ebraico e di commento in margine, ho escluso di prendermi licenze. La mia condizione è di colui che ammira e si avvicina al testo prendendolo alla lettera per ammirare meglio.
Qui ho potuto essere lieve.
Questa pubblicazione è voluta da Mastro Haim. Da lui è partita la proposta di affiancarlo.
Ci ho messo un po’ di tempo a capire come. Poi mi è venuto di scegliere un rigo o poco più della sezione e coltivarlo come una piantina.
Mi aiuta in questa immagine giardiniera il mio napoletano, dove la parola “vaso” si dice “testa”. Così nella mia testa/vaso è cresciuto ogni racconto, per gemmazione da una cellula madre.

La mia motivazione
di Haim Baharier
Bereshith, il primo dei cinque libri della Torah, è un libro di narrazioni da cui scaturiscono soltanto due mizvot, due precetti: la circoncisione e la proibizione di consumare il nervo sciatico degli animali.
Secondo i Maestri, la Torah è mitzvà nella sua essenza, obbligo etico nella sfera sociale e nella relazione con il divino. Perché un intero libro per esplicitare due sole mizvot?
Era indispensabile per spiegare che la circoncisione simboleggia la lotta contro la violenza sulle donne, paradigmatica di tutte le violenze, e che la lesione del nervo sciatico porta alla claudicanza. Queste due mizvot insieme costituiscono la pietra angolare della struttura interiore dell’identità Israel.
I Maestri affermano che oltre a incarnare il primo essere umano, Adam è la prima domanda. La gematria di Adam è 45, pari a quella della parola mah che significa cosa(?).
Adam e Hava nascono come gemelli siamesi uniti schiena contro schiena. E la prima domanda di Adam è appunto: “Cosa?”, per proseguire con il mi, ossia chi(?), intendendo: “Chi mi sta incollato alla schiena?”; il Creatore li separa... Erri e io siamo separati, uguali nella diversità...
Nel secondo libro la Torah narra del popolo riunito intorno al Sinai che promette: “Faremo e ascolteremo”, faremo di più di quello che capiamo per capire di più quello che stiamo facendo. El(o)him così dona le sue Dieci Parole.
Avi, mia figlia, ha commentato: “Tu papà scrivendo capisci meglio quello che vai dicendo”.
Ha ragione, solo scrivendo posso procedere nell’ascolto e nella comprensione.

Erri De Luca è nato a Napoli nel 1950. Ha pubblicato con Feltrinelli: Non ora, non qui (1989), Una nuvola come tappeto (1991), Aceto, arcobaleno (1992), In alto a sinistra (1994), Alzaia (1997, 2004), Tu, mio (1998), Tre cavalli (1999), Montedidio (2001), Il contrario di uno (2003), Mestieri all’aria aperta. Pastori e pescatori nell’Antico e nel Nuovo Testamento (con Gennaro Matino; 2004), Solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo (2005), In nome della madre (2006), Almeno 5 (con Gennaro Matino; 2008), Il giorno prima della felicità (2009), Il peso della farfalla (2009, ed. illustrata 2020), E disse (2011), I pesci non chiudono gli occhi (2011), Il torto del soldato (2012), La doppia vita dei numeri (2012), Ti sembra il Caso? (con Paolo Sassone-Corsi; 2013), Storia di Irene (2013), La musica provata (2014; il libro nella collana "I Narratori", nella collana "Varia" il dvd del film), La parola contraria (2015), Il più e il meno (2015), il cd La musica insieme (2015; con Stefano Di Battista e Nicky Nicolai), Sulla traccia di Nives (2015), La faccia delle nuvole (2016), La Natura Esposta (2016), Morso di luna nuova. Racconto per voci in tre stanze (2017), Diavoli custodi (2017; con Alessandro Mendini), Pianoterra (2018), Il giro dell'oca (2018), Anni di rame (2019), Impossibile (2019), A grandezza naturale (2021); per la collana “Feltrinelli Comics” L’ora X. Una storia di Lotta Continua (2019; con Paolo Castaldi e Cosimo Damiano Damato) e, nella serie digitale Zoom, Aiuto (2011), Il turno di notte lo fanno le stelle (2012), Il pannello (2012) e Pagine europee (2019). Per i "Classici" dell'Universale Economica ha tradotto l’Esodo, Giona, il Kohèlet, il Libro di Rut, la Vita di Sansone, la Vita di Noè ed Ester; ha curato L'ospite di pietra. L'invito a morte di don Giovanni. Piccola tragedia in versi, di Aleksandr Puškin e Canto del popolo yiddish messo a morte, di Itzhak Katzenelson (2019). Sempre per Feltrinelli ha tradotto e curato L'ultimo capitolo inedito de La famiglia Mushkat. La stazione di Bakhmatch di Isaac B. Singer e Israel J. Singer (2013).
 
Haim Baharier nasce a Parigi nel 1947 da genitori di origine polacca, reduci dai campi di sterminio. Questo condiziona la sua vita portandolo a studiare il pensiero ebraico quale matrice del pensiero occidentale e ad approfondire il percorso della conoscenza psicoanalitica. Ha tenuto sino a oggi lezioni e conferenze in tutta Italia (festival, università, teatri) che sono rimaste nella memoria di tanti. 
È autore di saggi che hanno contribuito a far conoscere l’interpretazione ebraica della Torah. Tra le sue opere: Il tacchino pensante (2008), Le dieci parole (2011, nuova edizione 2023), Qaballesico (2012), La valigia quasi vuota (2014), La Genesi spiegata da mia figlia (2017) e Il cappello scemo (2021).


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