Victoire Tuaillon
IL CUORE SCOPERTO
Per ri-fare l'amore
traduzione e curatela dell'Associazione Vanvera
add editore
maggio 2025
pp. 304, euro 20
ISBN 9788867835249
L’amore è qualcosa che si impara? Se sì, come? Quali pratiche concrete possiamo mettere in campo, individualmente e collettivamente, per creare, nutrire, vivere, nonostante tutto, relazioni profonde ed egualitarie? L’amore è un tema fondamentale. Non è futile, infantile, banale, sdolcinato, è un argomento politico, una forza plasmata da norme e immaginari profondamente ancorati al nostro retaggio culturale. E se quindi rimettessimo tutto in discussione? In un mondo libero dalle oppressioni sistemiche, le nostre relazioni fiorirebbero. Ma nel frattempo dobbiamo fare i conti con quello che c’è, trasformandolo.
Proviamo ad aprire nuovi orizzonti desiderabili, a ri-fare l’amore.
L’edizione italiana è arricchita da interventi di autrici curati da Associazione Vanvera:
Leo Acquistapace, Valentina Amenta, Antonia Caruso, Carlotta Cossutta, Marie Moïse, Giusi Palomba, Giorgia Serughetti, Sessfem, Giulia Siviero; associazioni e librerie specializzate in tematiche di genere, femminismi e cultura queer.
Un estratto
APRIRE INSIEME ORIZZONTI DESIDERABILI
Il cuore scoperto è nato da appunti scarabocchiati per anni su
quadernetti colorati – è iniziato probabilmente nella comunità
autogestita sulle montagne andaluse in cui ho vissuto a ventiquattro
anni, nella quale sentivo tantissime storie personali durante i
gruppi terapeutici che organizzavano. O forse quando ero al liceo e
con le mie amiche passavamo ore a discutere dei nostri amori, della
nostra sessualità a volte spaventosa, delle nostre varie fisse. Do
grande valore alle conversazioni a cuore scoperto, in cui senza
fingere, senza nasconderci, ci apriamo lɜ unɜ con lɜ altrɜ. I
momenti in cui ci permettiamo di essere vulnerabili e condividiamo
quello che ci preoccupa veramente, anche (e soprattutto) quando
sembra irrazionale – e spesso tiriamo in ballo le relazioni che
abbiamo con lɜ amicɜ, le persone care, la famiglia, lɜ amanti,
nuotando in questo ampio spettro dei sentimenti che va dalla
tenerezza alla passione distruttrice. Quando ho cominciato a
scriverlo, durante la pandemia, sognavo di mettere nel Cuore tutto
quello che avevo imparato dal mio angolino di mondo, dalla mia
piccola vita arricchita da migliaia di conversazioni, di romanzi, di
film, di canzoni e di storie che mi erano state raccontate. Sognavo
di creare una specie di guida per soffrire meno, in cui poter
indicare scorciatoie, passaggi segreti, disegnare una cartina per
orientarsi nel vasto spazio delle relazioni contemporanee. Che
potesse rispondere, come un bugiardino, ad alcune configurazioni
molto classiche, ad esempio come l’ossessione per qualcunə che ci
respinge. Ma volevo innanzitutto che il Cuore, intrecciato da
centinaia di testimonianze, di letture, di voci anonime e non,
potesse servire come base di conversazione tra coloro che lo
ascoltavano e le persone che avevano vicino. Con il mio gruppo di
lavoro speravamo che le voci che stavamo intrecciando insieme
potessero abbracciare, avvolgere, incoraggiare chi le avrebbe
ascoltate. Una sera in ufficio, nella sede di Binge Audio a Parigi,
ho visto arrivare due ragazze di quella che sarebbe poi diventata
l’Associazione Vanvera. Mi ricordo il loro entusiasmo e fervore.
Adoravano il progetto e mi hanno raccontato una storia che stentavo a
credere: si erano messe a tradurlo in italiano in maniera volontaria
per poterlo condividere con chi non conosceva il francese.
Chiaramente ero d’accordo e fin dall’inizio ho insistito affinché
quel podcast diventasse anche il loro, che lo adattassero al loro
contesto, che aggiungessero delle parti. Sono molto felice che questo
lavoro circoli, ma mi interessa ancora di più che sia trasformato,
meticciato, perché non ho inventato nulla: non ho fatto altro che
cogliere, mettere insieme e organizzare voci, idee e testi, come si
fa con un mazzo di fiori o un patchwork – un assemblaggio di pezzi
di tessuto apparentemente senza valore che, ritagliati nella forma
giusta e accostati agli altri, finiscono per diventare una coperta
calda e colorata. Mia nonna Maggy faceva queste composizioni con le
sue amiche e con altre casalinghe negli anni Cinquanta a Montrouge,
nella periferia sud di Parigi, e immagino che mentre riflettevano
sulle forme più adatte per i loro lavori di cucito, discutessero
anche delle loro vite, dei mariti, dɜ figlɜ, degli amori giovanili,
delle loro madri, e di tutto quello che le preoccupava in quella
ancestrale matassa di relazioni, di affetto, di guarigione. A inizio
2023 sono venuta a Roma per sostenere la prima iniziativa organizzata
alla libreria Tuba dalle undici ragazze che fanno parte
dell’Associazione Vanvera. La loro determinazione si stava
concretizzando. Il percorso del Cuore in Italia aveva effettivamente
inizio. Avevano anche organizzato una festa e serigrafato delle
shopper per il crowdfunding a sostegno della produzione del podcast…
Abbiamo finito la serata al Forte Prenestino, a ballare, a
raccontarci delle storie – ero come sempre con Bertrand, il mio
compagno di vita, che ha seguito tutte le avventure del Cuore e ha
abbracciato insieme a me alcune scelte relazionali precise proprio a
partire da questo percorso. Nello stesso anno, a novembre, sono
tornata in Italia per festeggiare l’uscita di Fuori le palle.
Privilegi e trappole della mascolinità nelle librerie, con le
compagne dell’Associazione Vanvera. Mi ricordo di altre feste,
delle confidenze e delle nostre lacrime nell’immensa folla che
manifestava il 25 novembre, dopo il femminicidio di Giulia
Cecchettin. In un periodo in cui stanno crollando la biodiversità e
le democrazie, in cui assistiamo a un ritorno in forza di tutte le
forme d’odio, dovremmo batterci per preservare quello che conta: la
cura, l’amore, l’arte, la vita, le relazioni ricche e profonde.
Spero che questo lavoro contribuisca in parte all’obiettivo e sono
felice che, grazie all’Associazione Vanvera, possa risuonare in
Italia. Continuiamo ad aprire insieme orizzonti desiderabili. Viva le
lotte femministe!
Victoire Tuaillon
L'Associazione Vanvera è
composta da undici donne e produce il podcast «Il Cuore
scoperto», uscito in Italia nel 2024. Cura inoltre laboratori di
educazione sessuo-affettiva e progetti culturali volti a contrastare
la violenza di genere; difende i valori dell’antisessismo,
dell’antirazzismo e dell’antifascismo.
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