Mattia Bettoni
PROIEZIONI ORTOGONALI
postfazione di Massimo Gezzi
Arcipelago Itaca edizioni
collana Mari Interni
diretta da Danilo Mandolini
PROIEZIONI ORTOGONALI
postfazione di Massimo Gezzi
Arcipelago Itaca edizioni
collana Mari Interni
diretta da Danilo Mandolini
dicembre 2024
pp. 88, € 15,00
ISBN 979-12-81767-10-2
[…] …le Proiezioni ortogonali che [l’autore] ha disegnato in queste pagine … sono il frutto di un lavoro attento e di una costruzione a tratti persino iperconsapevole, caratteristica che contraddistingue buona parte della poesia prodotta dalla nuova generazione di poetistudiosi (spesso poeti-dottorandi). Eppure, allo stesso tempo la poesia di Bettoni si distingue da quella algida e cerebrale di alcuni suoi coetanei per un suo tratto precipuo: la centralità dell’esperienza del soggetto che guarda e scrive, che attraversa la «stratificazione urbana» e la «città dormiente» e la interroga, la perlustra, la provoca anche velenosamente alla ricerca tenace, e non per forza vittoriosa, di un senso. […]
pp. 88, € 15,00
ISBN 979-12-81767-10-2
[…] …le Proiezioni ortogonali che [l’autore] ha disegnato in queste pagine … sono il frutto di un lavoro attento e di una costruzione a tratti persino iperconsapevole, caratteristica che contraddistingue buona parte della poesia prodotta dalla nuova generazione di poetistudiosi (spesso poeti-dottorandi). Eppure, allo stesso tempo la poesia di Bettoni si distingue da quella algida e cerebrale di alcuni suoi coetanei per un suo tratto precipuo: la centralità dell’esperienza del soggetto che guarda e scrive, che attraversa la «stratificazione urbana» e la «città dormiente» e la interroga, la perlustra, la provoca anche velenosamente alla ricerca tenace, e non per forza vittoriosa, di un senso. […]
Da Per l’esordio di Mattia Bettoni di Massimo Gezzi
da UNA CODA
... Per nessuno al mondo
Muoviti tra capillari marciapiedi
quando un’ombra di dubbio s’insinua nella coscienza
e non puoi trovare alcuna tregua
se non è inverno o tarda sera, notte.
Qualcosa apre una via in luoghi passati,
riarde scorre torce il neurone
invitandoti a scendere dove non c’è vita
persuadendoti che c’è,
che esiste nella geometria della città dormiente
dove nessuno sentirà il tuo grido
a causa di isolamenti in piombo
trapiantati tra pareti e calotte craniche.
*
Tendi l’orecchio nel buio la sera
al tonfo lontano di chi ha sete.
È la musica
di nessuno al mondo, solo,
accatastato in una fossa comune
sopra altri come noi: vuota
piena per chi sente l’affannoso respiro
di chi trattiene miseria in cuore
Mattia Bettoni, nato a Lugano nel 1995, si è laureato in letteratura moderna presso le università di Friburgo e Lugano. Attualmente lavora presso l’Università della Svizzera italiana dove, sotto la direzione di Fabio Pusterla, sta svolgendo una tesi di dottorato dedicata alla poesia di Giovanni Orelli; i suoi studi sono principalmente orientati verso la poesia contemporanea (Caproni, Pusterla, Martini). Dal 2019 dirige, assieme a Jordi Valentini, la rassegna di poesia contemporanea “Spaziobianco” e dal 2024 lavora presso l’Archivio Prezzolini della Biblioteca Cantonale di Lugano. Ad ottobre del 2023, alcune sue poesie inedite sono apparse su “Diario di passo”, blog curato da Franca Mancinelli.
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