Cesare Pavese, Bianca Garufi
UNA BELLISSIMA COPPIA DISCORDE
Il carteggio tra Cesare Pavese e Bianca Garufi (1945-1950)
a cura di Mariarosa Masoero
UNA BELLISSIMA COPPIA DISCORDE
Il carteggio tra Cesare Pavese e Bianca Garufi (1945-1950)
a cura di Mariarosa Masoero
Olschki
Centro di studi di letteratura italiana in Piemonte «Guido Gozzano - Cesare Pavese». Saggi e testi, 20
2011, III edizione settembre 2023
pp. xvi-166 con 12 tavv. f.t., € 25,00
ISBN 9788822260741
Centro di studi di letteratura italiana in Piemonte «Guido Gozzano - Cesare Pavese». Saggi e testi, 20
2011, III edizione settembre 2023
pp. xvi-166 con 12 tavv. f.t., € 25,00
ISBN 9788822260741
Il carteggio intercorso tra Cesare Pavese e Bianca Garufi consente di entrare nell’officina parallela e combinata dei due, getta luce su idee e difficoltà sottese alla scrittura, dà conto, passo passo, del divenire del romanzo a quattro mani Fuoco grande e dei Dialoghi con Leucò, fino a pubblicazione avvenuta. Di qui l’importanza e l’unicità di queste lettere, del tutto inedite quelle della Garufi, solo in parte edite e con omissis quelle di Pavese.
L’importanza di questo volume consiste, oltre che nel valore letterario e documentario delle lettere stesse, nel fatto che si tratta del primo carteggio di Pavese con una donna a vedere la luce. Le lettere di Bianca Garufi, inedite, vanno dall’agosto del 1945 al gennaio del 1950, quelle di Cesare Pavese, solo in parte edite e con omissis (tutti ora segnalati e integrati), dal settembre del 1945 al febbraio del 1950. La corrispondenza epistolare tra Bianca e Cesare, che talora si apostrofano con gli appellativi scherzosi di «barone» («sì, barone, proprio così», «come posso, barone, secondo i miei miseri mezzi», 14 aprile) e «baronessa» («A voi, signora baronessa», 27 aprile), consente di entrare nell’officina parallela e combinata dei due, getta luce su idee e diff icoltà sottese alla scrittura, dà conto, passo passo, del divenire del romanzo Fuoco grande, all’inizio provvisoriamente intitolato «Storia di Silvia e collaterali» (18 febbraio), e dei Dialoghi con Leucò, fino a pubblicazione avvenuta. Di qui l’importanza e l’unicità di questo carteggio.
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