Mauro Orletti
PERÒ CI SIAMO DIVERTITI
Exorma
aprile 2025
pp. 240, € 18,50
ISBN 9788831461733
Mauro Orletti delinea abilmente, con ironia e spirito critico, un ritratto articolato e stratificato del nostro Paese che aiuta a comprendere le radici dell’attuale scenario politico. Con uno sguardo attento alle trasformazioni politiche e sociali, intreccia la storia, la memoria collettiva e le dinamiche di potere che hanno plasmato l’Italia dalle barricate del Risorgimento all’ascesa di Giorgia Meloni.
Attraverso aneddoti, documenti e confessioni personali, tra fatti risaputi e aspetti poco noti, vengono alla luce dettagli e prospettive inedite dei momenti cruciali della storia nazionale: dai maldestri attentati di Felice Orsini all’occupazione di Fiume e alle trame della P2, dal terrorismo degli anni di piombo al berlusconismo, dai governi delle larghe intese alla ribalta, oggi, di inquietanti leader politici che si propongono come i “nuovi Cesari”.
Emergono dalla narrazione profili inaspettati di personaggi indimenticabili, come nel caso di Giovanni Pascoli complice di Andrea Costa nell’insultare papi e fischiare ministri, e figure iconiche come Mazzini, De Gasperi, Berlinguer, Craxi, Salvini; non mancano donne e uomini della cultura come Anna Kuliscioff e Pier Paolo Pasolini, o della satira e dello spettacolo come Roberto Benigni, Anna Oxa, Rino Gaetano.
Una lettura appassionante che invita a una riflessione critica sul ruolo della memoria storica e sull’eredità delle azioni e delle scelte politiche che continuano a influenzare il nostro presente. Un libro coinvolgente, documentatissimo, sorprendente per la profondità dell’analisi storica e per la meticolosa verifica delle fonti, riportate e commentate estesamente nella parte conclusiva del volume.
Un estratto
«Oggi, 17 maggio 1986, a Zoagli, De Mita gioca a carte per dieci ore consecutive con Antonio Pagliuca» appunta Giuseppe Sangiorgi, portavoce del segretario Dc. «Vince 63 partite e ne perde 23. Un record di tempo, ma ce ne sono stati altri. Qualche giorno dopo la sconfitta elettorale del 26 giugno 1983 eravamo a Nusco: giocammo dalle sette del mattino all’una di notte, con un’interruzione di mezz’ora».
La sconfitta evocata da Sangiorgi, quella del 26 giugno 1983, è rimasta famosa: quasi due milioni di voti in meno e il quotidiano il Manifesto che titola “Non moriremo democristiani”. Per quella campagna elettorale la segreteria di De Mita ha scelto uno slogan azzardato: “Decidi Dc”. Quasi un’intimazione, di sicuro un messaggio eccessivo per un elettorato da sempre avvezzo a un linguaggio a bassa intensità, allusivo e pieno di metafore. “Decidi Dc” pare la risposta al rampantismo di Craxi, un inutile sfoggio di muscoli, un fallimento annunciato che Giorgio Forattini, giustamente, scolpisce nella memoria collettiva con un superbo: “Suicidi Dc”.
Suicida è la scelta di competere con Craxi sul piano muscolare, un po’ come abbandonare il tressette da paese per il poker di città, non a caso il gioco prediletto di Craxi. Errore alquanto sorprendente per un politico navigato come De Mita, uno che ama rilasciare interviste cominciando sempre dallo stesso punto:
– Ma tanto tu non mi capisci, non mi puoi capire!
Uno che sa smarcarsi dagli adulatori:
– Macché eccellenza, chiamami Ciriaco, stronzo!
Uno che, all’apice del potere, ha mezza Italia ai propri piedi: il Tg1 viene ironicamente ribattezzato “TeleNusco”, il direttore Nuccio Fava “Nusco Fava”, e Napoli “Avellino marittima”. Quasi un re o, ancor meglio, un cardinale, anche se pieno di difetti. Fisicamente è il prototipo del potente dell’epoca: testa pelata, basette un po’ più lunghe del consentito, pancetta prominente. Anche la dizione è tutt’altro che impeccabile, le “t” pronunciate come “d” diventano il marchio di fabbrica dei suoi ragionamenti, anzi, “ragionamendi”.
Mauro Orletti è nato a Chieti nel 1977. Si è laureato in Giurisprudenza a Bologna, dove vive e lavora.
Ha collaborato con la rivista “L’Accalappiacani. Settemestrale di letteratura comparata al nulla” (Deriveapprodi). Nel 2014 ha pubblicato con Quodlibet, nella collana “Compagnia Extra”, Piccola storia delle eresie. Per “La Vita scolastica” (Giunti scuola) ha scritto la favola A testa in giù. Il suo ultimo libro, Guida alle reliquie miracolose d’Italia, è uscito nel 2018 per Quodlibet.
È presente in varie antologie fra cui “Almanacco Festivaletteratura”. Ha collaborato alla serie di Sky Arte “Sacra Bellezza”, sei episodi ai quali ha partecipato come ospite fisso.
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