mercoledì 16 aprile 2025

Claudio Meldolesi, Laura Olivi - BRECHT REGISTA - Cue Press

 
Claudio Meldolesi, Laura Olivi
BRECHT REGISTA
Memorie dal Berliner Ensemble

contributi di Marco De Marinis
CUE Press
collana I saggi
2015
pp. 250, 14 pp. a colori, euro 32,99
ISBN 9788898442577


La fama dello scrittore di drammi, del teorico del Breviario di estetica teatrale, ha fin qui nascosto l’importanza di Bertolt Brecht come esecutore, sulla scena.
Questa indagine sulla sua attività al Berliner Ensemble riscopre un uomo di teatro differente, preso anima e corpo dalla fabbricazione dei suoi spettacoli: «Ora tutto è diverso», ebbe a dire alla metà degli anni Cinquanta.
L’ultimo Brecht è qui definito un ‘poeta regista’, perché in effetti la sfida del Berliner Ensemble fu proprio la promozione di un «uso poetico» dei mezzi teatrali, alimentato da continue sperimentazioni di laboratorio.
In quest’opera il drammaturgo, il militante, il sociologo, il moralista, l’orientalista, insomma tutte le identità creative di Brecht confluirono in una nuova, fresca corrente di lavoro; o meglio, presero a muoversi controcorrente rispetto alla politica del socialismo reale, cui pure Brecht continuava ad aderire con sintomatica doppiezza.
A riscontro di questa ricostruzione, Brecht regista offre ventisei interviste e rendiconti di colloqui avuti con membri e amici dello storico Ensemble: eccezionale documentazione che finalmente permette di apprezzare il contributo degli attori e degli assistenti agli spettacoli brechtiani e che rievoca modalità di lavoro antidogmatiche, spesso esplosive.
Un documento unico nel suo genere chiude il libro: si tratta del diario che Hans Bunge tenne nel 1953-54, come assistente di Brecht nella messinscena del Cerchio di gesso del Caucaso.
La nuova edizione reca un inedito corredo fotografico, parti del diario mai pubblicate in Italia e una prefazione di Marco De Marinis.

Claudio Meldolesi, nato nel 1942 e deceduto nel 2009, è stato professore di Drammaturgia e di Storia dell’attore presso l’Università di Bologna e socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Allievo di Giovanni Macchia e attore diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, ha scritto saggi fondativi sull’attore, la regia, la drammaturgia, i rapporti tra teatro e scienze umane (in particolare la sociologia e la letteratura) e il teatro di interazioni sociali. È stato tra i fondatori delle riviste Teatro e Storia e Prove di drammaturgia e del bolognese Centro la Soffitta (1988). Si è occupato di Brecht anche in Il lavoro del dramaturg (con Renata M. Molinari, Ubulibri, 2007). Un elenco completo dei suoi scritti è consultabile nel sito di Teatro e Storia.

Laura Olivi è dal 2001 dramaturg e responsabile dei progetti internazionali al Residenztheater di Monaco di Baviera. Precedentemente ha lavorato come dramaturg nei Münchner Kammerspiele, celebri anche per l’attività che vi svolse Brecht. È docente alla Bayerische Theaterakademie August Everding di Monaco, all’Accademia Paolo Grassi di Milano e alla Scuola del Teatro Stabile di Torino. Ha firmato l’adattamento e la regia di numerosi audiolibri in lingua tedesca. Ha lavorato con i registi: Robert Wilson, Franz Xaver Kroetz, Herbert Achternbusch, Christian Stückl, Jan Bosse, Tina Lanik, Marius von Mayenburg e Barbara Frey con la quale ha portato in scena il Quartett di Heiner Müller ai Salzburger Festspiele. Ha realizzato progetti internazionali inerenti le opere di Gian Maria Cervo.

Marco De Marinis - Di origini marchigiane, vivo e lavoro a Bologna da oltre cinquant’anni. Dopo una laurea in lettere classiche, ho svolto il mio vero apprendistato nel Dams degli anni Settanta, lavorando con uno storico del teatro come Ferruccio Marotti, un drammaturgo e teatrante come Giuliano Scabia e con Umberto Eco, di cui sono stato stretto collaboratore per oltre dieci anni. Nominato professore associato in discipline teatrali nel 1987, nel 2000 sono diventato ordinario nelle stesse discipline. Ho insegnato Storia del teatro e dello spettacolo e Semiologia dello spettacolo (poi Teorie e Culture della Rappresentazione) fino al 2021. Ho pubblicato una ventina di volumi, fra i quali: Semiotica del teatro (Bompiani, 1982), Il Nuovo Teatro (1947-1970) (Bompiani, 1987), Capire il teatro (La casa Usher, 1988), Mimo e teatro nel Novecento (La Casa Usher, 1993), In cerca dell’attore (Bulzoni, 2000), Visioni della scena (Laterza, 2004), La danza alla rovescia di Artaud (Bulzoni, 2006), Il teatro dell’altro (La Casa Usher, 2011), Il teatro dopo l’età dell’oro (Bulzoni, 2013), Per una politica della performance (Editoria&Spettacolo, 2020), Jerzy Grotowski, il superamento della rappresentazione (Editoria&Spettacolo, 2023).
Ho diretto il Centro Teatrale “La Soffitta” dell’Università di Bologna dal 2004 al 2017. Nel 1999 ho fondato la rivista “Culture Teatrali”, dotata anche di una versione online. Ho fatto parte dell’equipe scientifica dell’International School of Theatre Anthropology (ISTA), diretta da Eugenio Barba. Nel 2002 ho partecipato al movimento dei Girotondi e nel 2020 a quello delle Sardine. Dal 2019 scrivo lettere su politica e cultura per vari quotidiani.


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