(titolo originale Ginkgo: The Tree That Time Forgot, Yale University Press)
traduzione di Gianni Bedini
presentazione di Fabio Garbari
Olschki
collana Giardini e paesaggio, 54
2020
pp. x-256 con 24 tavv. f.t. a colori e 8 figg. n.t.
€ 25
ISBN 9788822266811
Olschki
collana Giardini e paesaggio, 54
2020
pp. x-256 con 24 tavv. f.t. a colori e 8 figg. n.t.
€ 25
ISBN 9788822266811
Questo libro racconta la storia più lunga mai dedicata a un albero. L’ha scritta Peter R. Crane, uno dei massimi paleontologi vegetali del mondo. La profonda conoscenza scientifica, l’appassionata attenzione alle vicende evolutive testimoniate dai reperti fossili e dalla singolare biologia riproduttiva di Ginkgo biloba, hanno ispirato la realizzazione di quest’opera che si legge come un romanzo, dedicato alla biografia di una specie la cui conservazione è oggi affidata all’uomo.
È
forse l'albero più caratteristico del mondo, il ginkgo. Rimasto
ostinatamente invariato per oltre duecento milioni di anni,
rappresenta un vero e proprio legame vivente con l'era dei dinosauri.
Il Ginkgo sopravvisse alle grandi ere glaciali come una reliquia in
Cina, ma divenne un elemento naturale di riferimento quando la gente
lo trovò utile circa mille anni fa. Peter R. Crane, uno dei massimi
paleontologi vegetali del mondo, racconta qui la storia più lunga
mai dedicata a un albero. Il Ginkgo si divide in piante maschili e
femminili, è noto per i suoi semi che quando giungono a maturità,
emanano un odore sgradevole, sarebbe istinto in natura se non fosse
coltivato in tante parti del mondo e non fosse oggetto di rispetto e
di devozione per molti popoli d’Oriente. Il Ginkgo è anche fonte
di cibo, di preparati officinali, di oggetti e manufatti commerciali.
È inoltre un albero bellissimo che orna i viali, i parchi e i
giardini di molte città. In Cina, in Giappone, in Corea alcuni
esemplari superano i mille anni e sono venerati come divinità.
Sir Peter Crane, membro della Royal
Society (FRS) è Presidente della Oak Spring Garden Foundation. Dal
1999 al 2006 è stato Direttore dei Giardini Reali Botanici di Kew e
dal 2009 al 2016 è stato Preside della Scuola di Scienze Forestali e
Studi Ambientali dell’Università di Yale. È conosciuto in ambito
internazionale per i suoi studi sulla diversità della flora, dalle
origini della vita vegetale alla storia dei fossili, dal panorama
botanico attuale alla conservazione e all’utilizzo delle piante.
Nel dicembre 2014 ha vinto il Premio Internazionale per la Biologia.
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