Ponte alle Grazie
Collana: Passi
2021, pp. 192, euro 14
ISBN 9788833312040
“Che poi si tratta di un'idea semplice se ci pensi: fare di un piccolo cammino un viaggio vero e proprio”. E' tutto qui il segreto di questo libro, nell'incipit che è il senso stesso di questo 'viaggio di Alessandro Vanoli, una avventura, una ricerca attraverso quei mille angoli che “ci sfuggono per fretta o per quotidiana disattenzione”. Siano esse le piante, gli animali, i paesaggi, le pietre. Forse (o anche e soprattutto) alla ricerca delle tracce di ciò che siamo stati. I luoghi attraversati, intrisi di memoria, sono San Luca, appena una collinetta, uno scoglio proteso su quel mare che fu la Pianura Padana in tempi lontani. O Sasso Marconi, o il corso del Reno, sempre con ben chiara la differenza tra la storia (“è o dovrebbe essere la conoscenza accertata del passato”) e la memoria (“che è prima di tutto una questione personale; è il modo che abbiamo per ricostruire le nostre passate esperienze”). Tutto il viaggio a forma di parola che Vanoli vive è in bilico tra questi due estremi, con una scrittura agile e accattivamente, affabulatoria e incantante. Persino nella 'Piccola bibliografia raccontata' finale. Il libro è stato realizzato in collaborazione con il Club Alpino Italiano.
Collana: Passi
2021, pp. 192, euro 14
ISBN 9788833312040
“Che poi si tratta di un'idea semplice se ci pensi: fare di un piccolo cammino un viaggio vero e proprio”. E' tutto qui il segreto di questo libro, nell'incipit che è il senso stesso di questo 'viaggio di Alessandro Vanoli, una avventura, una ricerca attraverso quei mille angoli che “ci sfuggono per fretta o per quotidiana disattenzione”. Siano esse le piante, gli animali, i paesaggi, le pietre. Forse (o anche e soprattutto) alla ricerca delle tracce di ciò che siamo stati. I luoghi attraversati, intrisi di memoria, sono San Luca, appena una collinetta, uno scoglio proteso su quel mare che fu la Pianura Padana in tempi lontani. O Sasso Marconi, o il corso del Reno, sempre con ben chiara la differenza tra la storia (“è o dovrebbe essere la conoscenza accertata del passato”) e la memoria (“che è prima di tutto una questione personale; è il modo che abbiamo per ricostruire le nostre passate esperienze”). Tutto il viaggio a forma di parola che Vanoli vive è in bilico tra questi due estremi, con una scrittura agile e accattivamente, affabulatoria e incantante. Persino nella 'Piccola bibliografia raccontata' finale. Il libro è stato realizzato in collaborazione con il Club Alpino Italiano.
Sergio Albertini
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