VOLEVAMO CAMBIARE IL MONDO
Storia di Avanguardia Operaia 1968-1977
a cura di Roberto Biorcio e Matteo Pucciarelli
Mimesis
Collana: Passato prossimo
2021, 302 pp., Euro 20,00
ISBN 9788857573052
“Mi piacerebbe che ne uscisse un libro che documentasse quella che è stata per noi una scelta di vita privata e politica”. Così Giovanna Moruzzi nella prefazione alla raccolta di saggi a più mani che provano a scrivere una storia che, per molti di loro, è stata anche una parte di vita. Nell'Introduzione, i due curatori, Roberto Biorcio e Matteo Pucciarelli, raccontano come Avanguardia Operaia fosse una delle organizzazioni più importanti della nuova sinistra per numero di militanti e per l'impegno nelle lotte in molti settori della società. I vari saggi cercano di ricostruire questa storia anche attraverso 110 interviste raccolte tra i protagonisti di quegli anni, come nel saggio di Borcio (“I movimenti, la nuova sinistra e Avanguardia Operaia”). Franco Calamida polarizza la sua attenzione sui Comitati unitari di base e le lotte operaie, Marco Paolini sul movimento degli studenti (c'è il tempo di segnalare un film come “Fragole e sangue”, del 1970); Grazia Longoni analizza il percorso dal germe del femminismo all'esplosione del movimento delle donne. Molto interessante l'intervento di Vincenzo Vita su Avanguardia Operaia e la politica nella cultura (col ricordo del festival di Licola, 1975). Numerosi altri saggi non vengono qui citati per ovvie ragioi di spazio; tutti insieme, però, contribuiscono a costruire un libro da avere per ricordare, per molti di noi, un “come eravamo” passionale e documentato.
Sergio Albertini
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